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News Febbraio 2014 Risolto il caso del ritrovamento del cadavere in un pozzo in agro di Troja
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Risolto il caso del ritrovamento del cadavere in un pozzo in agro di Troja

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News - Febbraio 2014
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La vittima è una donna ucraina

Si è conclusa nella mattinata di oggi la conferenza stampa tenuta dai Carabinieri di Foggia sul grave fatto di cronaca nera che ha visto come scenario la contrada Staffio, in agro di Troja. Gli investigatori hanno comunicato ufficialmente quanto ulteriormente emerso dalle indagini, da loro condotte, iniziate subito dopo la scomparsa di Zhanna Hashenko, la donna ucraina di 42 anni il cui corpo è stato trovato in un pozzo sabato scorso. La denunzia della scomparsa della donna era stata fatta da un'amica della vittima, che aveva categoricamente escluso un suo allontanamento volontario. Michele Mandara, agricoltore di 41 anni residente a Troja, sul quale si erano incentrati i sospetti degli inquirenti e che era stato sentito nei primi giorni di dicembre, quando aveva rilasciato dichiarazioni che evidenziavano già una serie di contraddizioni, ha confessato di essere stato l'autore del delitto avvenuto il 30 novembre u.s.. La vittima è stata uccisa con due colpi di fucile sparati alle spalle dal Mandara a seguito di un litigio avvenuto nella sua azienda agricola sita poco distante dal luogo del rinvenimento del cadavere della donna ucraina, residente a Qualiano, un comune di 25.396 abitanti in provincia di Napoli e che a Foggia dimorava in un appartamento alla periferia del capoluogo daunio. Alla base del litigio e del conseguente femminicidio, secondo gli investigatori, che hanno raccolto, alla presenza del suo difensore, avvocato Mario Tredanari, la confessione del Mandara in un drammatico e pressante interrogatorio, ci sarebbe la mancata restituzione di un prestito di 4000 euro fatto dall'omicida alla vittima, della quale l'uomo potrebbe essersi, non corrisposto, invaghito. Michele Mandara, in attesa della convalida dell'arresto e degli ulteriori accertamenti medico-legali, dopo le formalità di rito, è stato associato alla casa circondariale di Foggia in stato di fermo emesso dalla Procura della Repubblica.

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