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Il pm aveva chiesto l'ergastolo

Trent’anni di carcere. E’ questa la condanna pronunciata oggi dal giudice del Tribunale di Foggia Roberto Scillitani, al termine del processo, celebrato con rito abbreviato, a carico di Ferdinando Carella, muratore 48enne accusato dell’omicidio della moglie Federica Ventura, avvenuto lo scorso 16 febbraio, nell’abitazione coniugale in via Kennedy, a Troia. Il pm aveva chiesto l'ergastolo. L’uomo, che dopo aver ucciso la moglie tentò il suicidio rivolgendo lo stesso coltello verso sé stesso, era accusato anche di maltrattamenti in famiglia; accusa assorbita nella condanna e che lo stesso, difeso dall’avvocato Potito Marucci, ha sempre respinto. Il giudice - che non ha riconosciuto le attenuanti generiche richieste dalla difesa - ha condannato l’uomo anche al risarcimento di 150mila euro, per i figli (due, entrambi minorenni). Per il caso di femminicidio, Regione Puglia e due Centri Anti-Violenza pugliesi si sono costituiti parte civile.

Foggiatoday