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"Doc" per il Nero di Troia

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Giugno 2011
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Il “Nero di Troia” ha avuto il riconoscimento che da tempo aspettava. Il marchio "Doc" (Denominazione di origine controllata) è stato, infatti, confermato all’unanimità dalla commissione del Ministero delle Politiche agricole e forestali, che ha dato il consenso al Doc “Tavoliere, per la tutela del vitigno “Nero di Troia”. Per arrivare a questo risultato ci sono voluti dieci anni, in quanto veniva considerato del tutto marginale che il “Nero di Troia” avesse come luogo identificativo solo il nostro territorio.
Alla fine si è giunti ad un compromesso. Per permettere a Casteldelmonte di inserire sulle sue etichette “Nero di Troia” è stata abbandonata la denominazione “Terre del Nero di Troia”, dal nome del comitato promotore. Casteldelmonte avrà, inoltre, la «docg» (garantita).

Il vicesindaco del comune di Troia, Matteo Cuttano, presidente del Comitato

promotore per la Doc Tavoliere Nero di Troia, ha rilasciato la seguente dichiarazione:“ In questo momento non abbiamo voglia né di polemizzare, né di sorridere della sconfitta di qualcuno che non aveva creduto in questa battaglia. Oggi siamo solo felici che per la prima volta una Doc riconosciuta alla unanimità dal Ministero delle Politiche Agricole e Forestali, appartenga alla nostra terra e che sotto il nome di “Tavoliere”, venga riconosciuta la tutela di un vitigno pregiato come il Nero di Troia”. Così il Presidente del Comitato per la Doc Tavoliere, Matteo Cuttano all’indomani del riconoscimento della Doc per la tutela del vitigno del Nero di Troia da parte della Commissione ministeriale delle Politiche Agricole dopo aver incassato l’importante “Si” da parte della Commissione Vitivinicola della Regione Puglia e i complimenti dell’Assessore al ramo Dario Stefàno.

“Dopo una battaglia durata 10 anni – ha proseguito Cuttano- il raggiungimento di tale obiettivo è una vittoria soprattutto dei produttori e di tutti gli addetti ai lavori che hanno creduto in un percorso duro e pieno di insidie, ma che sicuramente avrebbe portato ad un traguardo d’eccezionale importanza e che va inquadrato come la partenza di una fase ancora più importante di progettazione e costruzione faticosa affinchè la Doc Tavoliere s’imponga come l’etichetta di un vino di pregio in tutto il mondo”.

“ Infine- ha poi concluso Cuttano- il nostro sarà un cammino che vorremmo condividere con tutte le istituzioni del nostro territorio, perché siamo sempre convinti che fare sistema è l’unica via d’uscita per lo sviluppo economico-occupazionale della nostra provincia, perchè le nostre imprese agricole hanno dato ben ampia dimostrazione di saper lavorare insieme per un unico obiettivo. Un ringraziamento finale vorrei farlo ai cugini del Nord-barese che hanno creduto nel nostro progetto e che hanno fatto si che la Doc Tavoliere divenisse la Doc a più ampia estensione d’Italia”.

 

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