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Deceduto Alberto De Santis

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Novembre 2015
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Il 20 agosto aveva compiuto 103 anni

Nel pomeriggio di ieri, 28 novembre 2015, è venuto a mancare all’affetto dei suoi cari e dei tantissimi amici il cav. Alberto De Santis, già sindaco di Troia. I funerali si svolgeranno oggi nella Concattedrale di Troia alle ore 15:00. Ai figli Grazia, Gemma, Tonino, Rosanna e Mina, ai generi, alla nuora, ai nipoti, ai pronipoti ed ai parenti tutti va il cordoglio della redazione di Aria di Troia. Un particolare abbraccio al genero Gino Rotondo, capo-redattore della nostra testata. Ripercorriamo in breve il cammino sociale, culturale, religioso, politico e familiare di Alberto De Santis, protagonista indiscusso della vita troiana. Nasce a Troia il 20 agosto 1912, da Antoniuccio ed Elisa Ricciardelli. Negli anni Trenta diventa Dirigente giovanile di Azione Cattolica per la Diocesi di Troia e collaboratore di “Fiorita d’Anime”, il periodico di Capitanata dell'associazione. Sposa nel 1938 Consiglia De Santis, anch’essa Dirigente dell’Azione Cattolica femminile diocesana, che gli dà 6 figli. Dal 1943 e sino al pensionamento (agosto 1977) è stato dipendente del Comune di Troia. Alla fine del secondo conflitto mondiale, nello scontro epocale tra comunismo e democrazia, la D.C. in Italia svolse un ruolo fondamentale per la salvaguardia della libertà, che culminò con la grande vittoria elettorale del 18 aprile del 1948. In Troia e in Capitanata, Alberto De Santis operò con gli scritti e con la parola, in comizi e in manifestazioni che lo videro protagonista appassionato di quella battaglia epocale tra le due aree in cui era diviso il mondo. A margine del suo impegno politico, diresse per numerosi anni il “Popolo Dauno”, periodico della D.C. di Capitanata, della quale per venti anni fu membro del suo Comitato Provinciale. Nel 1952 venne eletto per la prima volta consigliere dell'ente “Provincia di Foggia” nel Collegio di Troia e fu confermato in tale ruolo, ininterrottamente, fino al 1980, quando si dimise perché eletto Sindaco di Troia (1980 - 1984). Sotto la sua amministrazione civica, la nostra città avvia, tra l'altro, la metanizzazione e, finalmente, vince la battaglia per l'antico problema dell’erogazione idrica continua (in precedenza l’acqua veniva erogata alla cittadinanza per poche ore al giorno e nel periodo estivo spesso veniva sospesa anche per più giorni). Nella sua carriera come Consigliere Provinciale, ha ricoperto più volte gli incarichi di Assessore (al Bilancio, al Personale), di Presidente dell’Ospedale di Maternità e del Consorzio Provinciale di Profilassi e Polizia Veterinaria. Ha rappresentato, anche come relatore, l’Ente di Capitanata nei Convegni nazionali dell'Associazione delle Province Italiane a Venezia, a Viareggio e ad Assisi. Negli anni Settanta è stato corrispondente da Troia della “Gazzetta del Mezzogiorno” con lo pseudonimo “adiesse”. Nonostante l’età avanzata, ha sempre seguito con passione e interesse le vicende di questa nostra epoca così tormentata, ma pure tanto esaltante. Ha in più occasioni invitato i politici del momento a continuare le battaglie intraprese dalla sua generazione per dare continuità allo sviluppo del nostro territorio. Nel suo intervento, durante la Santa Messa celebrata nella Chiesa di San Giovanni al Mercato per la ricorrenza dei suoi cento anni, volle  ringraziare Iddio per i benefici concessigli, innalzando questa preghiera: “Cosa posso chiederTi, Signore, che Tu non mi abbia già concesso?”. Invocazione più bella forse non poteva sgorgare dal cuore di un centenario, un uomo che ha vissuto pienamente e attivamente il “secolo breve”, storicamente travagliato in tutti i campi, poiché coinvolto da inaspettate trasformazioni socio-economiche e culturali, profondi e tristi ripieghi morali, mutamenti continui nel campo delle scienze e delle innovazioni. E forse in questa frase c’è il riecheggio più sentito di un vissuto, quale particolare testimone e fruitore dei frutti che la scienza ha voluto apportare negli anni. Il defunto era fratello del compianto ed indimenticabile vescovo, mons. Mario De Santis.

 

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