Siamo tutti migranti. Non solo a Natale…

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News - Dicembre 2021
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Troia è accoglienza, umanità, rispetto

Troia è accoglienza, umanità, rispetto. Troia è contro le discriminazioni. Un monito di riflessione, questa è la nuova opera dell’artista troiano Jack Poliseno, un wall art di oltre 10 metri che fronteggia su uno dei muri della città, quei “muri” che molti politici vorrebbero ereggere per “contrastare l’invasione”. Quale invasione? L’invasione di poveri esseri umani alla ricerca di una VITA VERA, che fuggono da dittature estreme, quelle dittature che negano ogni tipo di libertà e di qualsivoglia diritto umano. Ma il punto è un altro: l’opera di Jack mira ad un certo tipo di riflessione, quella del mondo cristiano, quel mondo che molto spesso dimentica una delle parabole più importanti che Gesù Cristo ci ha lasciati: “Ama il prossimo tuo come te stesso”. Molte fazioni politiche, professandosi cristiane ed ultracattoliche, dimenticano molto spesso questo concetto, per puri scopi politici, per “raccattare voti” da quelle frange estreme ancora legate al concetto di “superiorità”, dimenticandosi che “siamo tutti migranti”. Si, tutti noi lo siamo, ogni popolo, in diversi frangenti temporali, ha attraversato viaggi, sacrifici, alla ricerca di un mondo migliore, di una vita migliore. Chi accatastato in un treno peggio di un carico di bestiame, chi nascosto nella stiva di una nave, o di un aereo, chi su di un barcone. Quei barconi che oggi sono diventati il simbolo dell’immigrazione, della fuga da paesi che hanno in comune un’unica cosa: la morte, e la guerra. Anche la famiglia nazarena, quella a cui tutto il mondo cristiano è legata, è dovuta fuggire, proprio come chi fugge oggi. Ed eccoci all’opera in questione: la famiglia nazarena, con il piccolo Gesù appena nato, a bordo di un barcone, che spera di sopravvivere alle acque del mare, di quel mare pieno di morte, e di preconcetti negativi colmi di una rabbia che nessuno aiuta, ma che può solo annientare l’umanità. Il wall art di Jack Poliseno sarà un’installazione temporanea, fatta di carta e colla, sperando perdurerà per tutto il periodo natalizio, quel periodo che dovrebbe aprire il cuore della cristianità, anziché il portafogli, trasformando la festa in un mero agglomerato consumistico. L’opera in questione è anche arrivata seconda in un concorso a livello nazionale organizzato dall’associazione di Bari “Cama Lila Bari”, denominato “Manifesto contro le discriminazioni”. Un augurio di Natale diverso, si, ma che ricalca il vero principio del Natale, dell’accoglienza, del volersi bene, dell’essere tutti fratelli, “tutti migranti”.

Murales installato in via Circonvallazione (sotto la villa comunale) a Troia