La chiesa di Santa Giulia a Torino

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News - Marzo 2016
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Il 13 marzo vi si festeggia San Giovanni di Dio

È una delle più belle Chiese in stile neogotico di Torino, edificio religioso del secondo ottocento, di valore storico artistico e ambientale primo edificio neogotico in stile francese a Torino, perla per gli appassionati di Cultura. La Chiesa si slancia maestosa nella omonima piazza ubicata nel borgo Vanchiglia, occupando un intero isolato. Il tempio fu costruito a tre navate tra il 1862 ed il 1866 dall’ Architetto Giovanni Battista Ferrante, nel 1855 si costituì un Comitato promotore per la scelta del luogo e per la raccolta dei fondi. Nonostante il contributo di Re Carlo Alberto e la raccolta tra gli abitanti, l’impresa non riuscì a decollare, soltanto nel 1862 grazie alla Marchesa Giulia Falletti di Barolo, il lavoro fu ripreso. La cospicua somma di 500 mila lire donate dalla Marchesa furono date a 3 condizioni, che la Chiesa fosse intitolata a Santa Giulia, che il disegno del tempio fosse a 3 navate ed assegnato all’Architetto Gian Battista Ferrante, che il Comitato Vanchiglia ed il Municipio di Torino concorressero in parti uguali con la somma di 50 mila lire ciascuno. Nel contempo il 24 maggio 1862, il Comune di Torino decise di intitolare via dei Macelli in via Giulia di Barolo in onore della Marchesa. La prima pietra del tempio fu posta il 22 maggio 1862 Festa di Santa Giulia, la nobildonna non ebbe però di vedere la conclusione dei lavori spegnendosi il 19 gennaio 1864. Fu il lascito testamentario a far si che il lavoro fosse compiuto. Il 23 giugno 1866 la Chiesa fu aperta al Culto, la salma della Marchesa venne traslata dal Cimitero Monumentale e collocata all’interno della Chiesa il 19 gennaio del 1899. La solenne facciata esterna si distingue per il contrappunto cromatico rosso, l’interno con pianta a croce latina, presenta tre navate suddivise da alti colonnati, ai lati dell’abside due stupende statue in marmo di Carrara a sinistra la Marchesa Giulia Colbert-Falletti di Barolo, a destra suo marito il Marchese Carlo Tancredi Falletti di Barolo, le cui spoglie furono traslate in Chiesa nel 2013. Chi era questa benefattrice? Giulia Colbert de Maulèvrier nasce il 26 giugno 1786 a Maulèvrier in Vandea (Francia) alla corte di Napoleone conobbe Carlo Tancredi Falletti Marchese di Barolo, il 18 agosto 1806 celebrano le loro nozze. I giovani sposi si trasferiscono a Torino nel palazzo della famiglia Barolo, i coniugi non avendo avuto figli, adottano i poveri di Torino, in due: attraverso la distribuzione di cibo, legna, indumenti, medicine ed elemosine. E con la promozione della persona attraverso l’istruzione culturale e religiosa, la formazione professionale, il lavoro. Ogni giorno nell’atrio del Palazzo Barolo avveniva la distribuzione di pasti caldi e si provvedeva alle necessità più impellenti. Tra i Santi presenti nella Chiesa di Santa Giulia, vi è anche la statua di San Giovanni di Dio, realizzata dopo aver raccolto i fondi tra i troiani e benefattori residenti in Piemonte. Questo era il sogno di tutti, avere con noi il Santo tanto venerato e amato da tutte le persone. A marzo 2010 in occasione della festa, la statua del Santo fu benedetta da Monsignor Domenico Cornacchia, Vescovo di Lucera- Troia durante la Santa Messa. Il Direttivo dell’Associazione Culturale dei Troiani in Piemonte, come ogni anno, organizza la festa di San Giovanni di Dio a Torino, la settimana dopo lo svolgimento della festa a Troia. Il Santo dopo la celebrazione della Santa Messa nella Chiesa di Santa Giulia, viene portato in Processione per le vie del quartiere, accompagnato dalle note musicali della Banda e seguito da un’immensa folla di fedeli.